Non un improvviso roboante rumore in strada, ma un’esplosione diretta violenta al cuore, dentro la testa e dritto nello stomaco, muscoli di acciaio tesi e poi tremolanti. Si rimescola tutto, alto e basso dove sono, ogni riferimento cede e le certezze di anni si sgretolano. La paura avanza.
Uno svenimento interiore, la mancanza dei sensi e di un senso.
Qualcosa di simile vi è mai capitato? Inaspettato e potente, o silente all’inizio e poi divampante in tutte le membra.
I terremoti esistono per tutti. Nascono da dentro o arrivano dal di fuori.
Viviamo in zona sismica, ci spostiamo tra fenomeni piacevoli ed altri potenzialmente rischiosi.
Il corpo, non è di sole parti anatomiche e fisiologiche, è in grado di fiutare i pericoli e di imparare a riconoscerli con sempre maggior abilità.
Una costruzione antisismica conosce le leggi di un terremoto e il terreno su cui ha le sue fondamenta, è costruita in modo da restare illesa nonostante le scosse.
Con gli anni mi son fatta convinta che praticamente tutti possono scegliere quanto e come reagire agli eventi. Nulla toglie che si possa vacillare, per poi riconsiderare e ricercare nuovi punti fermi.
Vacillare fa parte del gioco, ma di gambe ne abbiamo due e possiamo oscillare sino a trovare un miglior equilibrio. Il cuore, anche di fronte ai dolori più lancinanti, entra in fibrillazione ma riprende a pulsare, uno stomaco contratto accompagnato da profondi respiri si distende, tanti muscoli irrigiditi si rilanciano seguendo passi ben calibrati, sincroni con inspirazioni ed espirazioni, figlie di un diaframma che si muove al ritmo della voglia di vivere.
La forza interiore non si arrende, rivaluta, soppesa, trova nuove possibilità. Se si stagna in situazioni pesanti, lì si affonda accompagnati da ansie, paure, rancori, sensi di impotenza… Lavorando positivi nel tempo inconsulti rumori e respiri convulsi non solo scemano ma divengono musica interiore.
L’ esperienza coglie a distanza episodi un tempo estranei ed inconsueti. Intercetta fatti simili ad altri e con calma consente di scegliere senza farsi sommergere dal malumore o dal senso di impotenza.
La maturità fattasi più esperta e pacata coglie e reagisce col minor dispendio energetico.