Siamo nati scoprendo

 

Siamo nati scoprendo:

l’aria, il pianto, il respiro, il freddo, più luce, più ombre, una maggior libertà di movimento, l’allontanamento, gli abbracci, il sapore del latte…

Menti aperte in ogni direzione, mani curiose, piedi in avanscoperta…

Si nasce passando, in uno slancio verso il nuovo.

Vi capita di osservare i bimbi? Sono pura meraviglia. Quando li lasciamo liberi nella loro curiosità, immersi nei loro pensieri, attratti dalle più piccole cose, “desiderosi di“ vediamo la gioia di vivere.

Si ascoltano gridolini, ci si volta e il loro succo di stupore ecco! nasce da una scarpa tolta di soppiatto per regalare al piede un tuffo in una pozzanghera. Anche la raccolta delle carte lanciate a terra è divertente. Nelle loro mani qualsiasi pennarello delinea curve e linee che fanno di un foglio intonso una loro storia, l’essenza del divertirsi coi colori, l’immediata creatività.

Sono così desiderosi di muovere, vedere, toccare, fare che se ci limitassimo a guardarli da lontano vivrebbero nella loro leggerezza, fiduciosi e sempre desiderosi di conoscere.

Per natura sorridono. I loro sguardi brillano.

Ci sono Persone che crescono con entusiasmi autentici, accompagnate dalla capacità di stupirsi, affascinate dal nuovo e capaci di adeguarsi e cambiare, serene.

Altre, giunte a una certa età, sono insoddisfatte.

619C141528Ph. ©Alberto Terribile “Nascere morire rinascere”

Sul loro foglio: scarabocchi, errori di scrittura, frasi ripetute troppe volte, poco spazio, una punteggiatura non chiara e tanti numeri. Un senso di pesantezza e di inutilità che le porta a ritenere che sia impossibile uscire dal loro circolo vizioso, di cui intravedono contorni e caratteristiche.

Ci vuole spazio per riorganizzare, per reinventarsi, per darsi opportunità, per andare incontro e per farsi di nuovo incuriosire. Voltare le spalle alle consuetudini e ai concetti stantii è possibile. Le vecchie sofferenze si trasformano in novità. Il pessimismo, con la coperta del “posso”, si scalda sino a essere realismo.

Si ritrova il respiro. Si riscoprono le mani, i mille movimenti fini. Si avverte una schiena fatta per sorreggere. I muscoli delle gambe tornano scattanti, per portare verso. Gli occhi sanno che sono attenti, capaci di andare alla ricerca. Le orecchie sentono voci sconosciute e invitano a incontrare visi nuovi; i suoni arrivano a vibrare dentro, anche nel profondo. I profumi e gli odori fanno rinascere ricordi positivi e guidano verso qualcosa da afferrare con sguardo, gusto, tatto. La pelle sa ogni carezza, va sfiorata dalla brezza e battuta dai venti.

La fiducia va recuperata o data alla luce. Siamo nati un giorno, arrivando su questa Terra; non è la sola nascita che ci spetta. Abbandoniamoci a scrivere il nuovo, a camminare lungo sentieri mai visti, iniziamo a farlo.

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