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Rafael Araujo

Un dito che scorre dalla parte centrale di un guscio di chiocciola e poi dalla periferia verso il centro, un occhio ipnotizzato da un fossile di ammonite, l’attenzione ammagliata dall’uomo di Vitruvio, il pensiero abbandonato di fronte al Partenone di Fidia, lo sguardo fermo su un girasole, sulle corna di un camoscio, sulle foglie di un ramo. Questo e molto altro è la sezione aurea, un’armonia presente in Natura e spesso ricostruita dall’uomo.

Possiamo essere una sezione aurea, capaci di muoverci sia verso il nostro intimo sia verso il fuori.

Abbiamo sempre due strade principali a disposizione. Quando siamo sopraffatti dai problemi qualcosa nel mondo ci allevia l’animo e il sentire i messaggi del corpo ci lenisce dolori psicologici. Se siamo sereni possiamo scendere col nostro respiro a ricercarci e scoprirci, accettandoci amorevolmente. Il fuori e il dentro fanno nascere energie diverse che concorrono al nostro stare bene. Si diviene capaci di accettare e risolvere i problemi. Si colgono le nostre risorse e si impara a farne tesoro nel fare. Quanto c’è di veramente prezioso ci appaga. Non sempre è semplice avviarsi lungo il verso più adeguato, ma si scopre piuttosto in fretta quando è bene cambiare direzione.

Una sezione aurea umana è la coesistenza di apertura e io.

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