https://www.youtube.com/watch?v=CpJO1PVGA7c

Il primo significato che assunse per me la parola coro? Cantare tra le montagne intorno a lunghe tavolate, tentando di lanciarmi in acuti. Un cerchio di voci e chitarre col loro falò.

Lavorando sul Counseling e grazie al Counseling ho scoperto gruppi di persone esprimersi in sintonia, con le parole e coi gesti.

All’inizio dei workshop ecco lievi sorrisi per riempire il silenzio, corpi scomodi sulle loro sedie. Dopo questi momenti di velato disagio ho assistito alla nascita di un Coro con una musicalità sorta dal profondo, dal confronto sincero e dalla fusione di energie. I presenti: ognuno con la sua “voce”, che non è solo corde vocali, muscoli, tonalità, volume… anzi il soffio dell’intimo con le sue melodie e le sue emozioni.

Così nella nostra vita. Quando decidiamo di avviarci verso nuove scelte siamo titubanti e intimoriti dall’ignoto.

Sorprendentemente tutto cambia dopo lo slancio iniziale.

Stare fermi dà la certezza del mondo in cui si è e forse di chi si è. Quando il malessere ci visita spesso, i muscoli sono intorpiditi, le ossa gemono, lo stomaco è contratto, l’aria non è accolta dai polmoni allora tutto ci dice sei nella melma e di lì devi uscire. Come? cercando il nostro Coro Interiore fatto dalle nostre voci, dalle note vibranti, dalle nostre risorse, dai nostri colori, dai nostri profumi. Riuscite a vedere questo coro? a possederlo in tutta la sua bellezza e varietà?

Troppo spesso ci diamo per vinti, ci scoraggiamo lamentosi per le poche forze… ricordiamoci che l’energia è in noi, passa attraverso ogni canale sensoriale, in entrata e in uscita, attraversa i nostri bronchi, batte sincrona col nostro cuore, cammina con le nostre gambe, vede coi nostri occhi. I tanti pensieri preziosi sono nostri amici, ascoltiamoli con immediatezza e attenzione. Curiamo materni la nostra completezza e con tocchi paterni incitiamola a muoversi. Stiamo nella consapevolezza.

Sarà un divenire, il divenire che consente di liberarci dalle nostre roccheforti.Abbattendo muri vecchi e inutili si cancellano abitudini e ruggine. Al di là non c’è la paura.

Troviamo qualcosa di migliore: le sorprese della vita vissuta appieno, con coraggio, curiosità e tanta umiltà. Chi ha la forza di vivere in modo autentico riesce a incontrare le donne e gli uomini del “Coro”.

Accanto al Coro saremo in ogni caso soli, spogliati dall’effimero e sempre più essenziali. Forse diventeremo gocce di cambiamento.

 

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