Vi concedete di tutto, non solo in campo sessuale, siete privi di limiti? Smodati alla ricerca continua del di più? Forse vi sentite schiacciati a terra dalla vostra stessa bramosia. Il desiderio dell’oltre non vi dà pace, diventa un’affannosa ricerca di un appagamento totalizzante che mai arriverà.
Questo mi ricorda Sisifo costretto, in questo caso per punizione di Zeus, a portare un masso in cima a un monte, masso che rotola a valle e Sisifo lo deve riportare sul monte; così, per l’eternità. Piaceri estremi rotolano a valle e non lasciano nulla, se non fatica e insoddisfazione.
Potete elevarvi dall’eccesso trovando sponde, ossia limiti. Partite alla ricerca degli argini del vostro fiume. Nuovi riferimenti e punti fermi si trovano in trance. Con un dialogo sempre più profondo col vostro inconscio, abbandonate i troppo per conquistarvi modi equilibrati. Una meta alla volta. L’ipnotista vi aiuta nella ricerca e si opera affinché il dialogo con l’inconscio si ancori nel vivere. Ciò che nasce in una trance è portato dall’inconscio al conscio e diviene un agire tutto nuovo.
Ci sono vincoli che vi paiono inscindibili, che vi danno un apparente senso di sicurezza e che per parola data tenete in essere. Ma un vincolo cos’è? corro al dizionario ed ecco: http://www.treccani.it/vocabolario/vincolo/. Dal Latino vincire: legare… i vincoli della schiavitù… in meccanica qualsiasi limitazione alla libertà di movimento di un corpo…legame di natura affettiva, morale, sociale…
Siamo tutti concordi nel dire che alcuni vincoli li abbiamo scelti e li teniamo, con piacere, sono ad esempio i legami affettivi preziosi. Non sono lacci al collo, sono corde elastiche, lasciano spazi a noi e all’altro.
Avete catene che vi fanno sentire schiavi, succubi, inutili e vi chiedete se le dovete tenere?
Una risposta è possibile solo guardando in sé. La trovate e sapete metterla in atto: bene, agite.
Se questa risposta non c’è e vivete ondeggianti tra malesseri fisici e psichici, col desiderio di andare-scappare, fermate tutto. Osservatevi dall’esterno con distacco, come se un’altra persona vi vedesse dentro. Potrebbero arrivare chiarimenti.
Se ancora tutto tace ma sentite di dovere e volere rompere catene andate a incontrare il vostro inconscio, vi indicherà la via verso la libertà.
L’inconscio è libero, creativo, alternativo. E’ da sempre una parte di voi; chi meglio di lui può indurvi lungo la strada del cambiamento, alla ricerca dei vostri grandi spazi aperti, di impegni presi nella presenza, di obiettivi, di rispetto per voi e gli altri…
L’ipnotista è un aiuto, un riferimento, attento a ciò che accade, rassicurante, sempre vicino a voi. Scegliete fiduciosi, allontanate prese inutili, arricchite il vostro mondo sino a farlo così variopinto e diversificato da viverlo come il regno della vostra libertà.
L’uomo e la donna liberi sono nei confini che si sono posti. Hanno case che lasciano entrare luce, parole, suoni, profumi, mondi e che consentono l’uscita del dare e dell’essere. Simili a un piccolo universo pulsante. Scelgono, ben sapendo che possono sbagliare; scelgono consapevoli.
La libertà è movimento. Ogni scelta è movimento, il dischiudersi di un nuovo panorama che indurrà altre scelte.
La libertà è un guardare in alto come in basso, procedendo umilmente.